Piante in plastica per acquario: ecco perchè evitarle
Una delle prime decisioni che si devono prendere quando si decide di allestire un acquario è come decorarlo. Può sembrare un aspetto secondario, ma come vedremo non lo è affatto. In pratica ci troviamo davanti ad una tela bianca e sta a noi decidere come rendere questo ambiente più bello alla vista e anche più comodo e salutare per i nostri pesci.
L’estetica è sicuramente importante perché il piacere di ammirare i pesci nuotare in un ambiente che sembra del tutto simile a quello reale è qualcosa a cui nessun proprietario vuole rinunciare, ma il punto più importante è trovare un equilibrio tra l’estetica stessa e la salute e il benessere degli animali che ci vivono.
Una delle domande più frequenti a questo proposito riguarda la scelta tra le piante naturali e quelle artificiali. È un tema molto dibattuto tra i proprietari di acquari e, soprattutto per i neofiti, è spesso difficile prendere una decisione informata e consapevole a riguardo. Abbiamo, dunque, pensato di proporvi un elenco di motivi per cui è meglio evitare le piante in plastica nel nostro acquario e speriamo che le informazioni che seguono possano aiutare tutti quelli che si trovano a dover compiere questa scelta.
Un ambiente naturale poco naturale
Sebbene le piante in plastica costino meno e siano più facili da gestire, non possono ricreare all’interno dell’acquario un ambiente naturale simile a quello in cui i pesci vivrebbero se fossero liberi di sguazzare nel mare o nell’oceano.
Questo è molto importante, perché quando i pesci credono di trovarsi in uno spazio naturale, mostrano i loro comportamenti naturali e di certo si sentono più a loro agio, in poche parole vivono molto meglio. Si tratta di un fattore tanto semplice quanto cruciale per un proprietario di acquario che vuole fare scelte consapevoli e in linea con la natura.
L’assenza di nutrienti essenziali
Come è facile immaginare, le piante in plastica non possono produrre nessun nutriente benefico per i pesci e per assicurare una buona qualità dell’acqua in cui vivono. Al contrario, le piante vive forniscono in modo costante nutrienti e ossigeno, aiutando a sostenere l’equilibrio biologico dell’habitat acquatico anche attraverso il fondamentale processo di assorbimento dell’anidride carbonica.
La mancanza di una fonte di cibo naturale
Ovviamente i pesci non possono mangiare piante finte, il che significa che perdono l’opportunità di ingerire alcuni nutrienti che potrebbero aiutare il loro benessere generale. Con le piante vere, invece, gli ospiti dell’acquario possono mangiare nutrienti vitali che sono utili per la loro crescita e per la loro salute.
Nel loro ambiente naturale, infatti, sia i pesci erbivori che quelli carnivori tendono a mangiare le piante e le alghe perché il loro istinto gli suggerisce che lì possono trovare dei componenti essenziali per la loro nutrizione. Una buona idea, dunque, sarebbe proprio quella di offrire ai nostri pesci l’opportunità di continuare a vivere come farebbero in natura, scegliendo persino delle piante a crescita rapida o in vaso che i pesci possano mangiare continuamente senza rischiare di ritrovarsi in un deserto di acqua.
Un pericolo per i pesci
Quando decidiamo di inserire piante artificiali all’interno del nostro acquario aumentiamo i rischi di incidenti per i nostri pesci. Le piante in plastica, infatti, spesso non sono adatte per l’uso in acquari con pesci che possono essere facilmente feriti, come i pesci rossi con occhio telescopico o i Betta dalla coda lunga. L’ultima cosa che vogliamo è un occhio danneggiato o una pinna strappata, quindi con questi esemplari è meglio fare molta attenzione.
Se vogliamo una prova tangibile di questo pericolo, possiamo fare il test dei collant: semplicemente trasciniamo la pianta su un collant e vediamo se il collant si strappa. In caso affermativo, dobbiamo essere consapevoli del fatto che la stessa cosa può succedere ai nostri pesci. Trattare un pesce con una ferita o un’abrasione non è affatto semplice ed è un tipo di problema veterinario che vogliamo senza dubbio evitare.
Il proliferare delle alghe
Ancora una volta, dobbiamo ritornare al concetto di partenza: le piante in plastica non hanno alcuna funzione all’infuori di quella estetica e ciò significa che non possono adempiere ad alcuni scopi fondamentali che le piante svolgono in natura. E una delle loro mansioni più importanti è proprio quello di tenere sotto controllo il proliferare delle alghe; le piante, infatti, competono con queste ultime per i nutrienti, quindi un allestimento ben bilanciato dell’acquario con piante vive risulterà in acquario pulito e con pochissime alghe.
Di conseguenza anche il vetro sarà più lucido e dovremo pulirlo con meno frequenza. In un acquario decorato con piante in plastica, invece, le alghe possono crescere indisturbate e possono addirittura prendere il sopravvento sull’ambiente nel suo complesso, creando grandi problemi di gestione.
Una maggiore cura
È ovvio che una delle nostre maggiori preoccupazioni quando decidiamo di comprare e allestire un acquario riguarda la cura che richiederà. Dato il poco tempo a disposizione e la scomodità della procedura, l’obiettivo principale di ogni proprietario di acquario è quello di fare tutto il possibile per evitare di dover pulire l’acquario con molta frequenza.
In questo senso c’è da riconoscere che la scelta migliore è quella di optare per le piante naturali perché, come dimostrato in precedenza, svolgono per natura alcune funzioni che contribuiscono a rendere l’acquario di più facile mantenimento. Lo fanno in vari modi che abbiamo già visto sopra, come la produzione di ossigeno, il contrasto delle alghe, la prevenzione di incidenti: questi risultati non hanno un effetto positivo solo sui pesci, ma anche per noi perché ci risparmiano di dover effettuare tante operazioni complicate che portano via tempo e spesso anche denaro.
Conclusioni
Tutte le ragioni esposte dovrebbero contribuire a portare il proprietario di un acquario a preferire delle piante naturali a quelle artificiali quando arriva il momento di compiere la fatidica scelta. Si presume che chiunque decida di ricreare nell’ambiente in cui vive o lavora uno spazio acquatico sia un amante della natura e l’orgoglio di poter ricreare nell’acquario un ecosistema il più possibile simile a quello in cui pesci sono destinati a vivere, dovrebbe essere una priorità.
In questo senso le piante artificiali non possono in alcun modo competere con quelle reali in quanto non possono assorbire CO2 e restituire ossigeno, non sono capaci di assorbire le tossine e produrre batteri benefici, non rappresentano una fonte di cibo per i pesci e non hanno il potere di contrastare le alghe. Insomma, svolgono esclusivamente una funziona estetica e chiaramente anche in questo non possono vincere contro la bellezza della natura.