Maturazione di un acquario di acqua dolce
Maturazione di un acquario di acqua dolce
Una volta allestito, l’acquario d’acqua dolce ha bisogno di un periodo detto di “maturazione” per garantire un ambiente idoneo ai pesci, i quali verranno introdotti al suo interno solo in un secondo momento. Vediamo insieme in cosa consiste questo fenomeno e come assecondarlo.
Cos’è la maturazione di un acquario di acqua dolce
Se ti stessi chiedendo cosa sia la maturazione di un acquario d’acqua dolce, si tratta di un processo indispensabile alla creazione di un habitat perfetto per la vita dei pesci, il quale prevede la coesistenza e l’interazione di alcuni elementi come i batteri e la massa vegetale attiva. Per fare in modo che tale procedimento si sviluppi correttamente fino alla completa stabilizzazione, è necessario un arco temporale di trenta giorni. Quindi, una volta allestita la vasca, prima di procedere all’inserimento graduale della fauna, bisognerà attendere affinché l’acquario diventi “maturo” e presenti un equilibrio perfetto dei suoi componenti.
A tal proposito devi sapere che i principali protagonisti della maturazione sono i batteri, capaci di purificare l’ambiente da alcuni composti che risultano particolarmente nocivi per i futuri abitanti dell’acquario e tra questi l’azoto ammoniacale, i nitriti e i nitrati.
Quale acqua utilizzare per avviare il processo di maturazione
Per attivare correttamente il fenomeno di maturazione e dare origine alla consequenziale formazione dei batteri potrai agire mettendo in pratica due diverse strategie:
- la prima soluzione prevede il colmare la vasca inserendo contemporaneamente le giuste quantità d’acqua osmotica per acquario (ovvero filtrata e liberata dai suoi sali per divenire più pura e leggera) e d’acqua di rete (acqua potabile controllata, privata di alcune sostanze poco salutari e bilanciata dal punto di vista dei minerali);
- in alternativa potrai decidere di riempire l’acquario solo con dell’acqua di rete e al trascorrere di un mese di tempo sostituirla con quella osmotica più leggera della prima e più adatta ai pesci, i quali verranno introdotti solo dopo altre due settimane dalla stabilizzazione dell’ambiente.
In ogni caso è comunque preferibile optare per la prima ipotesi, in quanto stimola sin dall’inizio lo sviluppo dei batteri utili.
Il filtro di maturazione
Se ti stessi chiedendo come comportarti con il filtro durante la maturazione, gli unici elementi indispensabili da inserire al suo interno sono i cannolicchi, la spugna e la lana di perlon. Non saranno perciò necessari né spugne per combattere i nitrati, né anti fosfati, né tantomeno carbone attivo. Come unica accortezza nel caso in cui durante l’allestimento della vasca l’acqua fosse diventata leggermente torbida, oppure se nella lana fosse presente un eccessivo deposito, sarà bene procedere a sciacquare con cura quest’ultima fino alla sua totale pulizia. In caso contrario, ovvero se dovesse restare eccessivamente sporca, sarà bene sostituirla.
Quando procedere con l’inserimento delle piante e con l’accensione delle luci
Nonostante è stato provato che inserire presto le piante durante la maturazione dell’acquario d’acqua dolce contribuisca positivamente all’ecosistema, tuttavia è possibile introdurle anche in seguito, in qualsiasi momento si desideri arricchire la flora della vasca. Ad ogni modo, è bene iniziare con piccole dosi di fertilizzante e solamente tre o quattro settimane dopo; così facendo le piante si saranno già ambientate.
Per quanto concerne invece le luci è preferibile accenderle soltanto dopo aver posizionato le piante all’interno della vasca per un totale di sole cinque ore, aumentando di circa mezz’ora alla settimana fino ad arrivare ad un massimo di otto ore giornaliere. A tal proposito, la scelta di limitare il tempo è dovuta al voler tenere sotto controllo la formazione delle alghe, senza perciò arrivare ad eccedere nella quantità.
Cose da non fare durante la maturazione
Devi sapere che sebbene esistano numerose accortezze da prendere durante la fase di maturazione dell’acquario d’acqua dolce, è altrettanto vero che altri elementi sono da escludere, in quanto la andrebbero ad alterare e a rallentare.
Tra questi troviamo sicuramente il diffusore di CO2 per acquario (ovvero un impianto che si occupa di rilasciare l’anidride carbonica necessaria per la crescita delle piante), in quanto tende a ritardare la produzione dei batteri e il quale può essere introdotto soltanto nell’ultima settimana prima di inserire i pesci.
Allo stesso modo, se ti stessi chiedendo se avrai bisogno dell’aeratore, sappi che durante questo periodo non possiede alcuna utilità.
Persino il cambio dell’acqua deve essere evitato, dal momento che anche tale gesto rallenterebbe l’ecosistema. L’unica eccezione è costituita dal caso in cui tendesse ad evaporare. In questa ipotesi sarà possibile rimpiazzare quella mancante con dell’acqua osmotica.
Un discorso leggermente diverso riguarda invece il riscaldatore, in quanto non necessita di essere azionato durante l’arco della maturazione, se non nell’ultima settimana; in modo tale da offrire ai pesci la temperatura di cui hanno bisogno.
Come comportarsi a seconda delle variazioni dell’acqua
Durante il periodo di maturazione potrebbero verificarsi alcune alterazioni dell’acqua. Ecco allora come comportarti nei casi in cui risultasse lattiginosa e opaca, trasparente ma giallastra o con un eccesso di particolato. Vediamo nel dettaglio i singoli casi.
- Acqua con molto particolato: questa ipotesi tende a verificarsi nel momento in cui il fondale non risulta ben pulito. Sarà quindi necessario inserire un’abbondante quantità di perlon all’interno del filtro e il problema risulterà presto risolto. Nel caso in cui invece la presenza del particolato fosse davvero eccessiva da non far risultare quest’azione sufficiente a ripristinare lo stato dell’acqua, allora potrai passare a sostituirla interamente. Ricorda però che questa rappresenta un’eccezione, dal momento che al verificarsi di tale evento il ciclo sarà costretto ad azzerarsi, dovendo ripartire con una nuova maturazione.
- Acqua torbida: accade molto di frequente che l’aspetto dell’acqua appaia opaco e lattiginoso. Niente paura! Una volta che i batteri arriveranno ad occupare anche i componenti interni al filtro, questo fenomeno terminerà lasciando spazio ad un aspetto limpido e cristallino.
- Acqua di colore ambrato: se l’acqua dovesse avere un tono marroncino-giallognolo, questa colorazione potrebbe dipendere da alcune sostanze presenti sui legnetti e su alcuni tipi di piante inserite. Ad ogni modo non presenta alcun pericolo per i pesci e se proprio dovesse diventare eccessivamente antiestetico, una volta terminato il ciclo di maturazione si potrà passare alla loro sostituzione.
Cosa fare quando compaiono muffe sui legni, patine rosse sul fondo o piccoli organismi
Se nel tuo acquario d’acqua dolce dovessero presentarsi altri fenomeni insoliti ecco come comportarti in ognuno di questi casi.
- Muffe sulla superficie dei legni per acquario: si tratta di un fenomeno innocuo per la fauna e il quale tende naturalmente a scomparire. Se proprio desideri intervenire riportando più velocemente la situazione alla normalità, soltanto al termine della maturazione potrai inserire delle lumache per acquario o delle caridine, le quali se ne nutriranno eliminandone ogni traccia.
- Patina rossa sugli accessori e sul fondale: anche in questo caso, se dovessi notare questo fenomeno all’interno della vasca, sappi che deve la sua origine ad alcune alghe e che non reca nessun danno ai pesci e all’ecosistema creatosi nell’acquario. Generalmente tale evento si verifica nella prima fase della maturazione, per poi scomparire da solo. Gli unici rimedi per accelerare questo processo, sono quelli di pulire le foglie delle piante a crescita lenta attraverso l’uso delle dita, o di potare quelle delle piante a crescita rapida (soltanto quando saranno spuntate delle foglie nuove).
- Piccoli organismi: se noti alcune lumache, vermetti e minuscoli crostacei, questi organismi si formano spontaneamente e fanno parte del naturale ecosistema che viene a crearsi all’interno della vasca. Infatti non rappresentano alcun pericolo, e al contrario contribuiscono alla vita dell’acquario.
Ora vorrei offrirti un ultimo consiglio. Nonostante la grande voglia che si ha di vedere il proprio acquario pronto e finito, con tanto di splendidi pesci che nuotano, munisciti di pazienza e rispetta i tempi giusti. Permettere all’ambiente di trovare il giusto equilibrio iniziale, significherà non solo offrire alla fauna un luogo ottimale, ma evitare di dover ricorrere a numerosi interventi in un secondo momento.
Ricorda dunque che per essere un perfetto acquariofilo, non basta possedere un acquario e ammirarlo, ma è necessario seguire tutti gli accorgimenti del caso e prendersi cura del benessere dei pesci che lo popolano. In questo caso sarà piuttosto semplice, dal momento che non dovrai far altro che attendere, ad eccezione di rari casi nei quali seguendo questi piccoli e utili accorgimenti non sarà per nulla difficile intervenire e risolvere la situazione.
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