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Le piante epifite sono una tipologia di pianta piuttosto particolare, che rappresenta senz’ombra di dubbio una preziosa risorsa per tutti coloro che dispongono di un acquario. In questo articolo vedremo insieme i motivi.
Le piante epifite costituiscono una grande categoria di vegetali presenti in più continenti. Le specie più conosciute sono probabilmente la famiglia dei Microsorum, in Asia, e la famiglia delle Anubias, in Africa.
Cosa sono le piante epifite?
Possiamo dire che, in generale, sono considerabili piante epifite tutte quelle che si trovano negli acquari, ma senza che vengano interrate nel fondo. Ciò significa che è importante avere a disposizione degli appigli da collocare nella vasca, così da permetterne la legatura. Solitamente, per tale scopo, si impiegano tronchi o rocce.
Le piante epifite tendono a vivere su altre piante, ma senza trarre nutrimento da esse o danneggiarle. Un gran numero di epifite cresce spontaneamente nelle foreste tropicali umide, dove la luce è il principale fattore limitante. In questi ambienti è molto facile imbattersi in organismi vegetali che tendono ad ancorarsi ai rami degli alberi o ai tronchi, cercando di captare la poca luce presente.
Vediamo insieme quali sono le principali caratteristiche e punti di forza delle piante epifite:
- bassa richiesta di nutrienti;
- adattabilità a diversi valori dell’acqua;
- esigenza di luce bassa.
Poca esigenza di luce
A differenza della maggior parte delle piante in acquario, queste non richiedono una grande esposizione alla luce, anzi, la presenza di una fonte di illuminazione forte non andrebbe a fare altro che favorire la crescita di alghe sulle foglie delle epifite.
Si tratta di una peculiarità davvero interessante per coloro che posseggono acquari, considerando che gran parte delle vasche disponibili sul mercato non dispongono di un comparto luci proprio tale da assicurare un’illuminazione sufficiente.
Le piante epifite, dunque, rappresentano una buona soluzione per coloro che hanno acquari all in one. Sconsigliamo, però, sia ai principianti che agli esperti, di creare una vasca solo ed esclusivamente per questa tipologia di piante. Ciò è dovuto al fatto che è importante disporre di piante a crescita rapida negli acquari, in quanto favoriscono lo smaltimento dei nitrati (NO3). Questo processo non viene espletato dalle epifite, in quanto sono una specie a crescita lenta.
Bassa richiesta di nutrienti
Per quanto riguarda la bassa richiesta di sostanze nutritive, non bisogna pensare che, considerando che si tratta di piante da acquario, non bisogna mai fertilizzarle, in quanto sono comunque degli esseri viventi che richiedono nutrimento. Ciò significa che bisogna armarsi di un po’ di parsimonia nella fertilizzazione, che andrà eseguita rigorosamente in colonna, dato che le epifite non vengono interrate nel fondo. Un errore che commettono in molti è di inserire capsule fertilizzanti nel fondo, causando una grande sofferenza a questa specie di pianta.
Adattabilità a diversi valori dell’acqua
Oltre ai suddetti vantaggi, bisogna considerare un’altra caratteristica piuttosto determinante ai fini della sopravvivenza delle epifite, ovvero la grande adattabilità rispetto ai valori dell’acqua. Infatti, è molto facile imbattersi in piante epifite presenti in acquari diversamente allestiti. Basti pensare che è possibile collocarle sia in acquari che riproducono biotopi sudamericani, sia in quelli che riproducono il biotopo del lago Malawi.
Come far crescere le piante epifite?
Purtroppo, non viene sempre data l’importanza necessaria alla legatura, mentre si tratta di un aspetto molto rilevante. Per effettuarla bisogna innanzitutto impiegare come fili dei materiali che non possano essere nocivi per l’ecosistema dell’acquario e, dunque, anche per i suoi abitanti. Con questo intendiamo che sono assolutamente sconsigliati i fili di ferro, in quanto, a contatto con l’acqua, provocano la formazione di ruggine. In tal senso andrebbero preferiti fili di cotone, fili da pesca o specifiche colle per acquari.
È importante che la legatura non sia eccessivamente stretta, dato che, in caso contrario, si rischierebbe di creare danni al rizoma della piante. Inoltre, non bisogna sottovalutare la posizione in cui la pianta viene legata, in quanto andrà a determinare la posizione che la stessa assumerà quando sarà cresciuta.
Dunque, il filo non va lasciato per sempre nella vasca, dato che le epifite sono dotate di radici molto forti, capaci di aggrovigliarsi all’appiglio al quale sono state legate in passato. Ciò vuol dire che bisognerà aspettare fin quando le radici saranno adeguatamente cresciute.
Quali sono le piante epifite più note?
Nelle vasche di tutto il mondo abbiamo delle specie di piante epifite maggiormente utilizzate e più conosciute. Come abbiamo accennato in precedenza, alcune di queste sono le Microsorum in Asia e le Anubias in Africa. Fanno parte di queste famiglie rispettivamente il Microsorum pteropus e l’Anubias barteri, ovvero i loro esponenti di spicco. Parliamo di specie che non richiedono cure particolari, ma che hanno un impatto estetico davvero notevole.
Cosa sono le Bucephalandra?
Le Bucephalandra sono una particolare specie di pianta epifite che differisce rispetto alle altre. Infatti, queste devono vivere sotto una forte illuminazione e non hanno problemi a sopportare una grande fertilizzazione in acquario, anzi, quest’ultima va a farle assumere una colorazione ancora più brillante, conferendone un notevole impatto estetico. Le Bucephalandra sono una tipologia che si trova nel mercato acquariofilo da poco tempo.
Questa particolare specie proviene dal Borneo ed è ancora poco diffusa in Italia. Basti pensare che una sua variante, ovvero la Skeleton King, risulta ancora impossibile da trovare nel nostro Paese. Se avete bisogno di piante che vi assicurino colorazioni bellissime e che non abbiano troppe esigenze, allora non avrete problemi nello scegliere le Bucephalandra.
In definitiva, le piante epifite sono sicuramente tra le più facili da mantenere, in quanto non richiedono cure particolari, se non consideriamo la fase di legatura. Se avete intenzione di dare un tocco di colore al vostro acquario, dovreste optare per questa specie, dato che offre una grande varietà di forme e colorazioni.