Acqua distillata vs acqua di osmosi: ecco le differenze
L’acquario di acqua dolce è un tipo di vasca che ospita esclusivamente pesci e piante provenienti da habitat non marini e che pertanto richiede cure indicate per tali specie.
I parametri vitali della fauna ittica di questo genere, che sono nettamente differenti da quella vivente in acqua salata, sono condizionati soprattutto dalle basse temperature, dalla presenza di piante a crescita rapida per acquario dolce e da arredi non troppo invasivi.
Un aspetto di fondamentale importanza è ovviamente la scelta dell’acqua, substrato responsabile della sopravvivenza degli animali, poiché entra a far parte della loro struttura corporea fino al 90% e si diffonde nelle mucose e formando un “unicum” con l’ambiente esterno.
Caratteristiche dell’acqua dell’acquedotto
L’acqua dell’acquedotto ha un contenuto variabile di un’infinità di composti rischiosi per i pesci, come ad esempio metalli pesanti (soprattutto piombo, rame e ferro), cloro e clorammine, silicati, nitrati e fosfati, bicarbonato di calcio, pesticidi e anticrittogamici.
Uno degli elementi più dannosi per l’equilibrio vitale dell’acquario è senza dubbio il calcio, responsabile dei processi di calcarizzazione di tutti gli accessori della vasca.
I parametri da valutare prima di scegliere l’acqua da inserire nella vasca sono i seguenti:
• durezza totale e carbonatica;
• temperatura;
• pH;
• concentrazione di anidride carbonica;
• concentrazione di ossigeno;
• conducibilità.
Basandosi su queste esigenze, gli acquariofili si sono orientati verso due tipologie di substrato: acqua distillata oppure acqua di osmosi, in modo da sostituire (completamente o parzialmente) quella del rubinetto.
Caratteristiche dell’acqua distillata per acquario
L’acqua distillata è una particolare tipologia di liquido quasi completamente privo di impurità come microrganismi patogeni, sali minerali in eccesso, residui calcarei e gas nocivi disciolti.
Il suo impiego negli acquari si rivela estremamente vantaggioso in quanto consente di limitare la proliferazione di alghe (eutrofizzazione), un problema che può provocare conseguenze rischiose per la sopravvivenza dei pesci.
L’acqua distillata per acquario ha una bassa conduttività ed una concentrazione molto bassa di sali minerali, per cui la sua composizione è sostanzialmente acida, con un pH leggermente inferiore a 7. Inoltre la percentuale di CO2 acquario si mantiene su valori contenuti, così come la durezza carbonatica, derivante da uno scarso residuo fisso.
Un simile substrato è dunque quasi sterile e di solito non viene utilizzata come unico componente liquido della vasca per evitare l’insorgenza di carenze nutrizionali sia per la fauna ittica che per le piante.
Questo tipo di acqua deionizzata (demineralizzata) deve essere comunque acquistata in farmacia, perché quella in vendita nei supermercati viene prodotta utilizzando impianti a scambio ionico, che non garantiscono il benessere dei pesci.
In un acquario dolce è necessario mantenere i seguenti parametri chimici:
• pH compreso tra 6 e 7;
• KH pari a 2/3;
• GH compreso tra 4 e 6.
Il pH è un valore che si riferisce alla concentrazione di ioni idrogeno in un liquido, e che indica l’acidità (pH inferiore a 7) oppure l’alcalinità (pH superiore a 7) del mezzo di riferimento.
il KH indica la durezza carbonatica dell’acqua, derivante dalla concentrazione dei carbonati e bicarbonati in essa contenuti.
il GH infine è indicativo della durezza totale dell’acqua, che dipende sostanzialmente dalla quantità di sali di calcio e di magnesio.
KH e GH giocano un ruolo decisivo per la sopravvivenza della maggior parte delle specie ittiche, dato che il calcio (Ca) assorbito dall’acqua è indispensabile per la costituzione dello scheletro oltre che per il loro regime nutritivo, e gli ioni sodio (Na) e potassio (K) sono necessari per lo sviluppo dei tessuti muscolari e nervosi.
Pertanto, un’acqua eccessivamente povera di ioni potrebbe risultare dannosa per il benessere degli animali a causa dell’insorgenza di stati carenziali di elementi biologici vitali.
Proprio per tali motivi, chi utilizza in vasca questo mezzo liquido deve addizionarlo con prodotti specifici, formulati con i minerali carenti, ma privi di cloruro di sodio (sale da cucina), che in un acquario d’acqua dolce risulta estremamente nocivo.
Caratteristiche dell’acqua di osmosi per acquario
L’acqua di osmosi (o acqua osmotica) viene considerata la scelta ideale per favorire il processo di maturazione dell’acquario di acqua dolce in quanto è in grado di bilanciare in maniera ottimale tutti gli elementi utili al benessere fisiologico dei pesci.
Si tratta di un liquido preparato con impianti di osmosi inversa che, come indica il termine, sfruttano un processo opposto a quello dell’osmosi.
Mentre nella osmosi normale le molecole di solvente si muovono secondo il gradiente di pressione osmotica, spostandosi dalla zona in cui i soluti sono più diluiti verso quella di maggiore concentrazione, nell’osmosi inversa si verifica una mobilizzazione opposta delle molecole di solvente, che passano attraverso una speciale membrana filtrante.
L’acqua osmotica per acquario si forma sfruttando una cotropressione (superiore a quella osmotica) tramite cui l’acqua passa nella membrana semi-permeabile che trattiene tutte le sostanze nocive, sia sospese che disciolte.
Un simile processo non dipende soltanto da forze fisiche, ma anche da meccanismi di diffusione e dissoluzione, che agiscono con modalità particolarmente selettive.
La membrana sintetica utilizzata, che è permeabile soltanto alle molecole di solvente, consente di ottenere un liquido perfettamente depurato, ma con un’adeguata concentrazione di sali disciolti.
Il suo residuo fisso, che è molto basso, non contiene cloro, metalli pesanti, fosfati, nitrasti, né inquinanti e ha un pH leggermente acido, tutte caratteristiche che vanno a beneficio dei pesci.
L’osmosi inversa costituisce una tecnica altamente specializzata per la filtrazione dell’acqua in quanto sfrutta le differenti affinità chimiche delle molecole con la membrana semi-permeabile in poliammide.
Grazie ai suoi requisiti organolettici, l’acqua osmotica viene purificata da tutti gli elementi dannosi, ma non è completamente sterile, in quanto contiene percentuali ioniche tali da consentire uno sviluppo armonioso di animali e piante.
Il perfetto bilanciamento dei composti salini impedisce l’insorgenza di situazioni squilibrate (responsabili ad esempio dell’eutrofizzazione), ma nello stesso tempo consente agli esseri viventi dell’acquario di vivere bene. Sul sito è possibile trovare un articolo completo sull’acqua di osmosi.
Quale acqua scegliere per l’acquario?
Com’é noto, la gestione di un acquario, che è un ecosistema chiuso, richiede parametri fisico-chimici particolari e condizionati dal biotopo che si vuole creare.
Chi si orienta verso l’impiego di acqua distillata deve tenere presente che questo prodotto non può essere l’unico componente liquido dell’acquario, poiché la sua assoluta carenza di minerali non è compatibile con il benessere dei pesci.
In questo caso è quindi necessario miscelare l’acqua distillata con una percentuale di acqua dell’acquedotto pari almeno al 30%.
L’acqua osmotica invece può essere l’unica costituente della vasca in quanto contiene una certa quantità ionica e pertanto è in grado di sopperire al fabbisogno alimentare di pesci e piante.
I criteri di scelta sono basati sostanzialmente dalle esigenze personali, poiché entrambe le soluzioni si rivelano adeguate a mantenere in buona salute la fauna ittica.
È sempre buona regola quella di documentarsi scrupolosamente prima di allestire un acquario dolce, soprattutto per quanto si riferisce alle specie più adatte per vivere in un simile contesto.