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Ampiamente adoperate negli acquari d’acqua dolce grazie alla loro spiccata bellezza, le piante Anubias sono oltretutto apprezzate per la scarsa esigenza di luce e di nutrienti nonché per la capacità di adattarsi facilmente a svariati valori dell’acqua.
Ecco di seguito una guida dettagliata di tutte le caratteristiche delle anubias e di come curarle al meglio all’interno del proprio acquario dolce.
Anubias: descrizione e origini
Appartenenti alla famiglia delle Araceae, le Anubias sono piante epifite, ovvero piante che acquisiscono i propri nutrienti non solo dalle radici ma anche dal proprio corpo emerso. Piante di questo tipo hanno la caratteristica di non dipendere necessariamente dalla presenza di un fondo fertile in acquario.
Originarie dell’Africa, le Anubias possono essere reperite presso torrenti, fiumi e paludi di Nigeria, Congo, Camerun, Senegal, Guinea, Sierra Leone, Gabon e infine Costa D’Avorio.
Il loro aspetto appare di dimensioni contenute, dotato di ampie foglie dalla consistenza piuttosto spessa, di color verde scuro e con una forma a cuore caratterizzata da bordi ondulati. Inoltre sia gli steli, sia le radici si estendono a partire da un rizoma che possiede la peculiarità di aderire con facilità a pietre e legni per acquario.
Nonostante le caratteristiche generali che accomunano tutte le piante Anubias, è possibile trovare diverse varietà di Anubias sia in natura che in commercio. Ogni varietà si differenzia dalle altre per piccole caratteristiche.
Tra le varietà più famose si Anubias spiccano:
- Anubias Nana: come suggerito dal nome mostrano dimensioni da non più di 5-10 cm e foglie estremamente minute.
- Anubias Gigante: si tratta della più grandi e possono raggiungere i 100 cm di altezza. Di conseguenza non sono consigliate per piccoli acquari.
- Anubias Coffeefolia: di colorazione molto scura e con foglie ondulate, possono arrivare a 15 o 20 cm di altezza.
- Anubias Barteri: piuttosto grandi, raggiungono i 20-30 cm.
- Le Anubias Congensis: variano dai 10 cm ai 15 cm e le loro foglie sono le più lunghe tra tutte le varietà.
- Anubias Bonsai: si tratta delle più piccole e raggiungono un’altezza massima di 5 cm.
- Anubias Gracilis: possono misurare dai 20 ai 30 cm e le loro foglie appaiono a forma di freccia.
Come vantaggio queste piante non vengono mangiati dai pesci fitofagi i quali amano nutrirsi di piante. Di conseguenza possono essere introdotte in vasca anche in presenza di Pesci Rossi, Discus, Pelvicachromis e altri Ciclidi, senza dover temere il peggio.
Anubias: fertilizzazione, fondo e substrato
Per coloro che desiderano inserire nel proprio acquario dolce delle piante a crescita rapida è bene specificare che al contrario le piante Anubias sono contraddistinte da una crescita molto lenta. La lentezza nella crescita delle Anubias è data dal fatto che queste piante tendono ad assimilare nutrienti in modo molto lento ma costante nel tempo.
L’assorbimento delle sostanze avviene sia per mezzo delle foglie, sia tramite le radici, e proprio a ragion di ciò non sussiste il bisogno di inserire queste ultime nel fondale (anzi, sconsigliamo fortemente di farlo poiché le radici interrate marciscono facilmente), ma si potrà scegliere di ancorarle a rocce e legnetti aiutandosi con del filo da pesca, oppure con della colla apposita per acuqariofilia.
Quando si inseriscono le piante Anubias all’interno del proprio acquario dolce, è bene decidere fin da subito quale sarà la loro posizione definitiva. Le Anubias infatti tendono a cementificare il rizoma sul supporto su cui questo poggia e di conseguenza la rimozione di una pianta anubias da una roccia o da un legno potrebbe risultare particolarmente difficoltoso già dopo qualche settimana, col rischio di danneggiare la pianta durante la procedura di rimozione.
Anubias e illuminazione
Nonostante le Anubias costituiscano piante molto robuste, come tallone d’Achille mostrano l’incapacità di tollerare la luce forte e diretta.
Le Anubias sono infatti infatti di vegetali ombrofili, ovvero che favoriscono l’ombra e la scarsa luminosità. In caso di esposizione delle anubias a fonti luminose troppo elevate, come luce solare o illuminazione della vasca, le anubias tenderanno da prima a ingiallire le proprie foglie e poi, se tale condizione di sovra illuminazione persiste, a morire.
Anubias e temperatura
Per quel che riguarda la temperatura, per tutte le tipologie di Anubias è possibile spaziare da un minimo di 22°C ad un massimo di 28°C, tranne che per la varietà Barteri che oscilla tra i 19°C e i 20°C.
Ad ogni modo per mantenere sotto controllo i gradi è utile ricordare di utilizzare sia un buon termometro che un termoriscaldatore.
La riproduzione delle Anubias
La riproduzione delle Anubias può avvenire secondo due metodi differenti: quello in acquario e quello in natura.
Nel primo caso il rizoma viene tagliato manualmente facendo in modo che dalla pianta madre se ne possa ricavare un’altra. Quest’ultima potrà poi essere posizionata tramite una sorta di ancoraggio ad elementi d’arredo per mezzo di fili da pesca o specifiche colle per acquari.
Una volta effettuata la procedura di riproduzione, entrambe le piante continueranno a crescere separatamente, seppur lentamente, dando vita ad una sola foglia per volta e con un intervallo di circa 7 o 10 giorni l’una dall’altra.
La riproduzione in natura dipende invece dall’impollinazione dei fiori, dal momento che contrariamente a quanto accade con gli acquari, in questo caso la pianta si trova sommersa per metà e alcune volte anche totalmente fuori dall’acqua.
Ad ogni modo ogni qualvolta i fiori crescono totalmente immersi vivono per qualche settimana, mentre quando si trovano esternamente crescono più rapidamente dando vita a più foglie e ad una maggiore quantità di semi.
Conclusioni
Riassumendo, le Anubias sono piante di bell’aspetto e risultano ottimali per Pesci Rossi e Ciclidi, data la robustezza del proprio busto e delle proprie foglie. Resistono ad una temperatura tra i 22° e i 28° Celsius in un’acqua che abbia un pH compreso tra i valori 6 e 8 e un Gh tra 4 e 30. Richiedono poca o media luminosità, crescono lentamente e sono facilmente coltivabili in quanto sono estremamente robuste non necessitando per forza di un fondo fertile, ma eventualmente di fertilizzante liquido.
Sebbene tali qualità rendano più facile la loro cura, in ogni caso ogni acquariofilo che si rispetti conosce quanto sia fondamentale tenere in considerazione alcuni piccoli accorgimenti che seppur apparentemente banali e semplici da eseguire, al contrario non sono trascurabili se si mira ad un ecosistema sano e a delle piante forti e rigogliose, ovvero:
- Le piante anubias dovrebbero essere posizionate nelle regioni meno luminose della propria vasca
- Il rizoma della anubias non dovrebbe mai essere interrato ma piuttosto ancorato a uno o più arredi della propria vasca
- La potatura delle anubias dovrebbe avvenire ogni volta che notiamo la presenza di foglie ingiallite, poiché già in questo stadio le foglie non sono più recuperabili
I prodotti per gestire al meglio le tue Anubias in acquario
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