Danio rerio: scheda tecnica e allevamento
Il Danio rerio è un piccolo pesce d’acqua dolce, appartenente alla specie dei Ciprinidi, che viene individuato anche con il nome di Danio zebrato, per via delle strisce presenti lungo tutto il suo corpo.
Questi ciprinidi sono definiti gregari, in quanto la loro vita è caratterizzata dalla tendenza a vivere in gruppi numerosi.
I pesci zebra raggiungono massimo i 4 centimetri di lunghezza e sono adatti anche per piccoli acquari; sono pacifici e allegri, durante la loro vita in comunità solitamente si rincorrono fra di loro.
Ma passiamo ora ad illustrarvi tutto quello che c’è sa sapere sul vivace Danio rerio: la sua biologia, la sua filogenesi e il suo ciclo di vita.
Scheda tecnica
- Nome comune: Danio rerio (Hamilton 1882), danio zebrato o pesce zebra.
- Longevità: dai 5 ai 10 anni.
- Dimensioni: lunghezza massima 4 centimetri.
- Distribuzione e habitat: originiario dell’Asia; vive sia nelle acque correnti che ferme, in quelle stagnanti, nei canali, nei ruscelli, ma anche nelle risaie.
- Alimentazione: si ciba di vermi, piccoli crostacei e larve di insetti.
- Riproduzione: la femmina può deporre fino a 400 uova; solitamente il deposito avviene su delle superfici fogliari.
- Morfologia: il danio rerio ha un corpo affusolato, meno pronunciato nei maschi, più rotondeggiante nelle femmine. Dal labbro inferiore scendono un paio di barbigli; il ventre è di colore bianco, tendente all’argento, mentre la livrea è olivastra. Ciò che caratterizza maggiormente il danio rerio è la presenza di 4 linee orizzontali che alternano il colore blu oltremare metallizzato ad altrettante sottili linee bianche. Stessi colori ricoprono la coda e la pinna anale.
Allevamento e comportamento
I pesci Danio rerio assumono un determinato comportamento a seconda dell’habitat in cui vivono:
nelle acque dell’Asia il Danio rerio, pur essendo un pesce gregario, risulta avere un comportamento attivo e pacifico e piuttosto presente, soprattutto nella stagione secca, all’interno di corsi d’acqua a lento scorrimento e ricchi di vegetazione; mentre nella stagione dei monsoni li troviamo anche nelle risaie, nelle pozze e nei terreni allagati delle foreste, presso cui solitamente vengono depositate le uova.
I Danio rerio possono essere facilmente allevati anche all’interno degli acquari, i quali, per il loro benessere, devono essere privi di agenti inquinanti.
Poiché è un pesce gregario, in caso di allevamento domestico occorrerebbe introdurre all’interno di un acquario ben piantumato almeno una decina di esemplari, e convive pacificamente con caracidi, pesci gatto, anabantidi e tutte le specie di ciprinidi.
Nel caso in cui si decida per il loro allevamento, l’acquario, per una decina di esemplari, deve essere di almeno 80 litri. All’interno dell’acquario vanno inseriti diversi nascondigli, quindi, possiamo inserire delle foglie di catappa (componente cruciale degli acquari black water, dei legni per acquario e delle piante acquatiche in vaso, oltre a quelle galleggianti.
Alimentazione
Come moltissime altre specie, anche i Danio rerio sono micropredatori. Si nutrono di insetti (63,33%), larve e piccoli invertebrati come i crostacei (24,17%), alghe verdi (10,08%), aracnidi (1,17%), protozoi (1%) e diatomee (0,25%).
L’alimentazione in acquario deve essere variegata, quindi la loro dieta deve essere integrata da cibo vivo o congelato, oltre a cibo secco, in fiocchi.
Solitamente questi piccoli pesci accettano tutto quello che gli viene proposto: tublifex, dafnie, chironomus, artemia salina.
L’alimentazione: dalla schiusa delle uova al mutamento in avannotti
Solitamente le uova iniziano a schiudersi a distanza di uno o due giorni dalla data di disposizione, e i piccoli, una volta usciti dal guscio, trascorrono qualche giorno in verticale. Prima di diventare avannotti, le larve neonate dei Danio rerio si nutrono attraverso il riassorbimento del sacco vitellino, quindi fino all’esaurimento delle sostanze nutritive contenute nell’uovo.
Lo svezzamento, se così si può definire, prevede un’alimentazione a base di rotiferi, parameci, microfauna e grossi ciliati.
Conclusa questa fase iniziale, dopo tre o quattro giorni, questi piccoli pesci zebrati cominceranno a predare naupli di Artemia, Daphnia e Moina.
I cibi secchi dovrebbero essere somministrati dopo qualche settimana, mentre è concessa l’utilizzazione della spirulina in polvere.
L’alimentazione degli avannotti deve essere ripartita in tre volte al giorno, prestando attenzione a non inquinare l’acqua dell’acquario.
Riproduzione
Il ciclo di vita dei Danio rerio consta di 4 principali fase evolutive: lo stato embrionale, quello larvale, per passare da avannotto ad adulto.
Possiamo distinguere i maschi dalle femmine solamente dopo che gli stessi abbiano raggiunto l’età adulta.
Le differenze tra i due generi si percepiscono soprattutto nel periodo della riproduzione, durante la quale la femmina risulta più gonfia e rotondeggiante, questo per via delle uova che porta in grembo, che andranno in seguito a depositarsi sul fondale.
Nel caso in cui i Danio rerio fossero allevati all’interno di un acquario, a seguito del deposito delle uova risulterà necessario lo spostamento degli adulti in un’altra vasca, o potrebbero cibarsi delle uova.
Se la separazione non potesse essere possibile è necessario che l’acquario venga piantumato in abbondanza, affinché gli avannotti possano nascondersi fra la vegetazione e avere qualche chance di sopravvivenza. Inoltre occorrerà somministrare del cibo micronizzato e dei naupli di artemia per favovrire lo sviluppo dei piccoli.
Per consentire la riproduzione, l’acquario deve avere una capacità di almeno 30 litri, l’acqua un PH 6.5 (leggermente acido), con una temperatura ideale di 25-26 gradi. L’incubazione delle uova avviene in 24-36 ore, successivamente si potrà notare la presenza delle larve neonate, le quali dopo aver assorbito il sacco vitellino, inizieranno a nuotare, divenendo a tutti gli effetti dei piccoli avannotti.
Gli avannotti devono essere alimentati almeno 3 volte al giorno con parameci o fiocchi in polvere in piccolissime quantità.
Qualche consiglio
I Danio rerio sono specie di pesci comuni e sempre reperibili in commercio, questo perché ritenuti tranquilli, allegri e socievoli, oltre ad essere resistenti e poco costosi.
A causa della loro alta commercializzazione, l’attività di allevamento e riproduzione intensiva ha dato origine a incroci tra consanguinei provocando deformità morfologiche e malattie dei neon piuttosto comuni e frequenti. A causa di questa pratica chiamata inbreeding, è attualmente difficile acquistare dei pesci Danio rerio robusti e sani.
La malattia dei neon comporta l’attacco dei pesci zebra da parte dei micro parassiti sporidi di Pleistophora hyphessobryconis, microsporidi ineliminabili, soprattutto quando gli stessi giungono ad uno stato piuttosto avanzato.
Questi parassiti, comportano macchie bianche sul corpo dei danio rerio, l’aumento della respirazione e irrequietezza; questi microorganismi entrano all’interno del pesce attraverso la bocca e le spore della Pleistophora hyphessobryconis provocano cisti che danneggiano il tessuto muscolare.
Purtroppo, non vi è alcuna cura contro tale malattia, pertanto, per preservare la salute degli altri individui, qualora uno di loro dovesse presentare tali sintomi, viene consigliato di rimuovere il pesce malato e sanificare l’acquario.