Bolla per pesci: ecco i motivi per cui gettarla subito
Diciamolo subito: la bolla per i pesci (o boccia, palla, ampolla che dir si voglia) è un oggetto simpatico, carino da guardare e, in un certo senso, ha un non so che di romantico e di vintage che piace un po’ a tutti. Sembra anche la soluzione più semplice e comoda per ospitare uno o due pesci nella nostra casa senza dover affrontare spese ingenti e senza dover sacrificare spazi significativi.
Ma, sempre per essere onesti, è un oggetto che dal punto di vista etico dovrebbe probabilmente essere bandito dal mercato. Se ci piace l’idea di avere dei pesci in casa, dobbiamo fare questa scelta in modo responsabile e tenerli in una palla di vetro non è assolutamente compatibile con questo.
I motivi per cui non dovremmo mai usarla o dovremmo buttare quella che abbiamo già sono numerosi, alcuni facilmente prevedibili ed altri un po’ più sorprendenti. In ogni caso il nostro obiettivo è quello di spiegarvi perché tenere i pesci in una bolla equivale ad una forma di crudeltà nei confronti degli animali.
Condizioni igieniche molto precarie
La boccia per i pesci semplicemente non contiene abbastanza acqua per poter diluire gli escrementi. Voi nuotereste mai in una piscina piena di sterco? Ovviamente no, quindi perché dovrebbero farlo i vostri pesci? E soprattutto: come potrebbe questo essere minimamente salutare per loro?
Sappiamo tutti che l’elemento più importante di un buon acquario è la qualità dell’acqua e naturalmente un piccolo contenitore non può in alcun modo garantire buoni standard. Al contrario, dopo poco tempo in cui i pesci mangiano e defecano, i loro escrementi si dissolvono nell’acqua e creano un ambiente estremamente tossico per loro.
È proprio per questo che la maggior parte dei pesci che vengono regalati nelle fiere muoiono dopo pochi giorni, perché i proprietari non hanno un ambiente adatto in cui ospitarli e pensano che sia sufficiente sistemarli in una piccola boccia. Non c’è niente di più errato e non ci dovrebbe volere molto a capirlo.
La superficie è troppo piccola
Chiaramente la superficie di una bolla, intesa proprio come punto in cui l’acqua è a contatto con l’aria esterna, è molto limitata. Ma quello è esattamente il luogo in cui l’acqua può prendere l’ossigeno. In pratica è lì che si verifica l’indispensabile scambio di gas necessario per immettere ossigeno disciolto nell’acqua.
Quando i pesci non hanno a disposizione una sufficiente quantità di ossigeno cominciano a nuotare sempre più vicino alla superficie stessa e a boccheggiare, non tanto perché vogliano prendere l’aria dall’esterno, ma perché la quantità di ossigeno è maggiore in quella zona. Ora immaginate come potreste vivere voi trovandovi nella necessità di boccheggiare a causa della mancanza di ossigeno e poi decidete se ve la sentite di fare questo ai vostri pesci.
Poco spazio per nuotare
Anche in questo caso non dovrebbero essere necessarie grandi nozioni per arrivare ad una constatazione tanto semplice: lo spazio in una bolla non è tale da permettere ai pesci di nuotare liberamente come dovrebbero poter fare.
Oltretutto, quando prendiamo un pesce, sia che si tratti di un pesce rosso o di un pesce Betta, dobbiamo considerare che crescendo raddoppieranno la loro misura iniziale e quindi ben presto lo spazio diventerà ancora più insufficiente di quanto già non lo fosse all’inizio. Tutto questo fa sì che i pesci in una boccia vivano in condizioni di grande stress e ciò è davvero una crudeltà gratuita.
La bolla è sferica
Probabilmente è proprio per questa ragione che come oggetto ci attrae così tanto, ma avete mai provato a guardare attraverso la boccia? La vostra visione si distorce, vero? Bene, la stessa cosa succede ai pesci, quindi il fatto che la bolla sia rotonda è uno dei tanti motivi che la rendono completamente inadatta come luogo in cui vivere: i pesci sono permanentemente disorientati e questo non fa che aumentare il livello di stress che già devono sopportare per vivere in uno spazio troppo piccolo.
Non ci sono abbastanza batteri benefici
Per poter essere un ambiente sano, il luogo in cui teniamo i nostri pesci deve innanzitutto avere, come già detto, una buona qualità dell’acqua e la presenza dei batteri è fondamentale perché il loro ruolo è di convertire le sostanze chimiche prodotte dalla scomposizione degli escrementi in sostanze meno nocive.
In una boccia per pesci semplicemente non c’è abbastanza acqua o spazio per coltivare una colonia adeguata di batteri benefici. Questo significa che la qualità dell’acqua non è abbastanza buona per i pesci e quindi si ammalano con molta facilità o addirittura muoiono dopo poco tempo.
Non ci sono né un termoregolatore né un filtro
È chiaro che una bolla per pesci non è abbastanza grande per contenere né un riscaldatore né un filtro, due strumenti che hanno dei compiti essenziali in un acquario: il primo, infatti, serve a mantenere la giusta temperatura dell’acqua e senza di esso quest’ultima è soggetta a continua fluttuazioni che, oltre a stressare ulteriormente i pesci, possono provocarne anche la morte. Invece il filtro, come è facile capire, serve a mantenere una buona qualità dell’acqua ed anche questo è del tutto indispensabile.
Cambiare l’acqua frequentemente non è la soluzione
Se state pensando che la soluzione ad alcuni dei problemi esposti sopra possa essere un ricambio frequente di acqua, vi state sbagliando. Prima di tutto quando mettiamo per la prima volta l’acqua in un acquario dovremmo attendere diversi giorni prima di inserirvi i pesci, perché l’acqua deve in precedenza essere trattata con un condizionatore che neutralizzi le sostanze chimiche in essa presenti.
Ad ogni cambio di acqua, dunque, dovremmo fare la stessa cosa, ma chiaramente non avremmo il tempo necessario perché la “pulizia” si realizzi. In aggiunta a ciò, dobbiamo tenere presente il fatto che il cambio di acqua è per i pesci un momento sempre stressante, se non addirittura traumatico. In poche parole non possiamo pensare di risolvere tutti i problemi usando questa semplice strategia.
Di solito non c’è un coperchio
Vi è mai capitato di sentire storie di pesci che durante la notte sono saltati fuori dalla bolla e la mattina sono stati trovati stecchiti sul pavimento? Non c’è niente di sorprendente in questo perché i comuni pesci Betta, ad esempio, possono saltare anche fino a 15 cm fuori dell’acqua. È un istinto che hanno sviluppato vivendo in pozze poco profonde nel loro habitat naturale e continuano a farlo anche quando non sarebbe necessario.
In conclusione, se volete fare la scelta giusta per i vostri pesci, dovreste scartare a priori l’idea di metterli in una bolla, anche se si tratta di un unico piccolo esemplare. Certo, un acquario più grande, dotato di filtro e riscaldatore, comporta senz’altro una spesa maggiore, ma è l’unica alternativa che può assicurare ai vostri pesci il benessere e la salute che ogni essere vivente merita di avere.
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