Come allestire una vasca in stile “Black Water”
Il sogno di molti acquariofili è quello di riuscire a riprodurre nel proprio salotto una finestra sul fondale di un fiume amazzonico, uno spaccato di natura tropicale direttamente nella propria vasca, da poter ammirare in qualsiasi momento e del quale prendersi cura. In pratica, l’obiettivo è quello di allestire un biotopo, un acquario naturale.
A questo proposito, una delle tendenze che riscuotono maggiore successo è quella delle vasche in stile Black Water. Questa impresa, tuttavia, a volte può non rivelarsi affatto semplice. Infatti, non si tratta semplicemente di un banale accostamento di elementi, ma di riprodurre un’ambientazione che, nel suo insieme, risulti perfettamente armonica e irradi una naturale bellezza. Per ottenere questo risultato, è necessario sapere come inserire in maniera corretta tutti gli arredamenti, e portare l’acqua alle condizioni ottimali.
Di seguito, vedremo nel dettaglio come si allestisce un acquario Black Water, e forniremo alcuni consigli per raggiungere l’effetto desiderato, che lascerà tutti a bocca aperta per lo stupore.
Che cos’è un acquario Black Water
Iniziamo dando una definizione di biotopo Black Water. Si tratta, appunto, della riproduzione quanto più fedele possibile di un’ambientazione naturale che prevede la presenza di acque nere. Tipicamente, questi habitat in natura coincidono con i corsi di fiumi tropicali dalle acque morbide e acide, dal flusso tranquillo.
Tendenzialmente, le caratteristiche di una vasca in questo stile includono la presenza di poche piante, poiché in natura poche riescono a crescere floride nonostante la continua stimolazione da parte della corrente. Inoltre, dato il colore scuro delle acque, i pesci saranno piuttosto difficili da individuare. A primo impatto, questo concetto può sembrare controintuitivo, dal momento che pare logico che un acquariofilo vada fiero delle specie che ha allevato con successo e gli faccia piacere ammirarle ed esibirle in bella vista. Al contrario, gli acquariofili esperti sanno bene che le acque nere rappresentano in realtà una condizione molto ospitale per tantissime specie di pesci tropicali che si possono allevare facilmente in un acquario naturale di acqua dolce.
In questo modo, il tentativo di ricreare un ambiente che rispecchi quello in cui naturalmente queste creature vivono, può trasformarsi in una sfida stimolante e divertente. Non solo: anche il benessere degli ospiti della vasca ne trarrà giovamento, in quanto vivere in un contesto simile a quello per il quale sono biologicamente predisposti li aiuterà ad adattarsi meglio alla vita in cattività e mantenere più bassi i livelli di stress. Ciò è particolarmente vero quando si desidera allevare determinate specie che sono più esigenti di altre. In questi casi, un acquario Black Water può essere un’ottima soluzione.
Come ricreare un habitat dalle acque nere
Passiamo ora a vedere quali caratteristiche deve avere un acquario con acque nere, iniziando con una precisazione. Gli elementi che caratterizzeranno la vasca Black Water di ciascun acquariofilo dipendono esclusivamente dalle preferenze personali e dagli obiettivi che ciascuno si pone. Non tutti, infatti, sono interessati a riprodurre minuziosamente una finestra naturale. Alcuni desiderano semplicemente sperimentare una tipologia diversa di acquario per porre i propri pesci in una condizione di maggiore benessere. In questi casi, si possono scegliere gli elementi da inserire e combinarli tra loro come meglio si preferisce.
L’acqua
Comunque, la prima caratteristica del biotopo Black Water è, ovviamente, l’acqua nera. Questa può assumere una tinta che varia dall’ocra ambrato fino al marrone scuro. In natura, questo colore si deve ai tannini. Con questo termine, si indicano delle sostanze di cui naturalmente sono provviste le piante, che vengono poi disciolte nelle acque dei fiumi, degli stagni o dei torrenti quando foglie, rami o altre componenti vegetali vi cadono. Ebbene, lo stesso effetto si può ottenere in un acquario domestico, scegliendo un’adeguata fonte di tannini. Molto gettonati sono piccoli tronchi cavi, rami e pezzi di legno.
Per ottenere l’effetto acqua scura in modo naturale, esistono diversi stratagemmi. Alcuni elementi che ci regala la natura possono essere bolliti e successivamente filtrati. Ad esempio, le foglie e le pigne prodotte dall’ontano possono essere sottoposte a questo trattamento, per poi ottenere una sorta di estratto. Legni e foglie possono anche semplicemente essere depositati sul fondo, e lasciare che lentamente svolgano la loro azione: l’acqua si scurirà man mano, esattamente come avverrebbe in un vero corso d’acqua.
Ma le vere regine delle acque nere sono senza dubbio le foglie di catappa. Queste devono l’origine del loro utilizzo agli allevatori orientali di pesci, e sono elementi davvero unici per le molteplici proprietà che possiedono. Oltre a scurire l’acqua, sono in grado di stabilizzarne la temperatura, e il loro inserimento all’interno della vasca è sufficiente per aiutare a prevenire la proliferazione di batteri e funghi che potrebbero mettere a rischio la salute dei pesci. Insomma, un vero toccasana per l’intero acquario, una strategia naturale per ottenere un perfetto effetto Black Water, tutto in modo completamente naturale.
Valori dell’acqua di un’acquairo Black Water
Un’altra caratteristica che deve possedere l’acqua di un acquario Black Water riguarda più strettamente le sue qualità chimiche e fisiche: deve essere molle e acida. Parlando quindi più nello specifico di queste, dobbiamo considerare che talvolta l’acqua di rubinetto può essere molto dura. In questi casi può essere necessario ricorrere all’osmosi inversa. Si tratta di un’operazione purificatrice che utilizza una membrana semipermeabile. Attraverso di essa viene fatta scorrere l’acqua di rubinetto, le cui molecole passeranno indisturbate. Al contrario, le impurità contenute e altre sostanze disciolte verranno arrestate dalla membrana, che bloccherà in questo modo gli agenti inquinanti.
Il pH, invece, come detto in precedenza, deve essere basso. I tannini contribuiscono ad acidificare leggermente l’acqua in maniera naturale, ma in natura la loro concentrazione è talmente elevata che l’acqua può raggiungere una gradazione di 4,5. In acquario è impossibile arrivare a tanto, e non è in ogni caso necessario: l’importante è che il pH rimanga al di sotto del 7, creando le condizioni ottimali per l’adattamento dei pesci e delle piante.
Come popolare un biotopo acque nere
Flora
Come si diceva in precedenza, in natura solitamente la vegetazione delle acque nere è scarsa, poiché la maggior parte delle piante non riesce a crescere rigogliosamente sul fondo di un fiume in costante movimento. Tuttavia, per gli appassionati che amano vedere un acquario letteralmente fiorente di vita, ci sono anche molte possibilità per arredare un biotopo ad acque nere con piante vere.
Nello specifico, se si vuole ricreare un ambiente realistico, si possono adottare degli accorgimenti specifici riguardo la decorazione e la scelta delle piante. Per un progetto di spaccato naturalistico realizzato ad hoc, l’ideale sarebbe raccogliere informazioni circa la specifica distribuzione geografica delle piante in natura, e scegliere quelle che crescono nella zona specifica che si intende riprodurre, ad esempio per allestire un acquario amazzonico.
È necessario ricordare, inoltre, che la riproduzione di un’ambientazione naturalistica richiede anche l’utilizzo di un determinato tipo di illuminazione, che non deve essere troppo forte. Di conseguenza, si dovrà optare per piante che abbiano bisogno di una luce moderata, anche in considerazione del fatto che, se si dispongono anche delle piante galleggianti, queste fungeranno da filtro naturale, e non consentiranno a molta luce di raggiungere il fondo.
Fauna
Parlando ora della popolazione da introdurre in un acquario naturale Black Water, anche in questo caso la scelta dipende dagli obiettivi di ciascun appassionato. Mentre alcuni si accontentano di optare per specie che possono vivere a proprio agio tra le acque nere, altri puntano a ricreare nel dettaglio uno specifico biotopo, magari di uno specifico angolo di mondo. In questo secondo caso, è necessario scegliere con maggiore accuratezza quali pesci allevare, in modo preventivo, prima di procedere all’acquisto. Nel primo caso, invece, basterà assicurarsi che la specie che si desidera comprare gradisca le acque acide e dolci.
Una volta soddisfatti questi requisiti, con ogni probabilità il pesce si adatterà bene all’acquario Black Water naturale. Ovviamente, rimane valida la regola universale di informarsi anche sulla compatibilità tra i futuri coinquilini: è infatti fondamentale assicurarsi che le diverse specie che si intende ospitare vadano d’accordo tra di loro, in modo che nessun pesce ne aggredisca altri. Per fare un esempio pratico: i discus e i neon sono entrambe specie adatte a popolare le acque scure, ma questo non basta a giudicarli adatti al proprio acquario, in quanto i primi potrebbero divorare i secondi.
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Note conclusive
Arrivati a questo punto, possiamo affermare che quello dell’acquario naturale Black Water sia un progetto ambizioso e interessante, che con i dovuti accorgimenti può essere portato a termine con risultati impressionanti sia dagli acquariofili più esperti che dai novizi. Come si è visto nel corso di questo articolo, ci sono infinite possibilità per personalizzare la propria vasca accostando gli elementi più adatti a ricreare uno specifico ambiente naturale. Una volta allestite e arredate seguendo poche semplici regole, le acque nere rappresenteranno un contesto davvero accogliente e ospitale per molte specie di pesci tropicali, che si sentiranno letteralmente a casa e potranno riprodursi con maggiore facilità. Se invece preferite uno stile di acquario più tradizionale ma ugualmente affascinante, considerate l’allestimento di un acquario zen.