Idropisia nei pesci in acquario: cause e rimedi
L’idropisia è una malattia alla quale i pesci sono soggetti sia in natura che in acquario. Solitamente è dovuta a un’infezione di tipo batterico e se non trattata prontamente con trattamenti specifici, può portare rapidamente al decesso dei nostri piccoli amici.
In questo articolo andrò a illustrare le principali cause e i rimedi con i quali trattare l’idropisia nei pesci di acqua dolce, al fine di fornire un breviario di intervento per poter gestire rapidamente eventuali manifestazioni di idropisia nella propria vasca.
[Disclaimer: questo articolo non vuole sostituirsi al consiglio di un veterinario. Quelle riportate di seguito sono unicamente le nostre considerazioni e le nostre tattiche di intervento da amatori del settore]
Idropisia nei pesci: cos’è
L’idropisia è la manifestazione visibile di un’infezione di tipo batterico che aggredisce gli organi vitali dei pesci, solitamente d’acqua dolce, portandone il logoramento e il conseguente rilascio e formazione di liquidi che portano a gonfiore nella zona addominale del pesce.
L’idropisia si manifesta con un pronunciato ingrossamento del ventre del pesce malato, e, di conseguenza, porta anche un netto sollevamento delle squame del corpo dell’animale, che assume dunque una forma definibile come “a pigna”.
A un primo esame visivo, è facile confondere l’idropisia con un molto meno pericoloso ingrossamento dell’addome dovuto a un blocco intestinale. La discriminante è data dalle squame. Se queste risultano alzate, si tratta quasi certamente di idropisia.
Decorso dell’idropisia nei pesci
La malattia scatenante l’idropisia è di tipo batterico. Se non prontamente gestita è dunque molto probabile che l’infezione degeneri e porti alla morte del soggetto interessato.
I pesci che manifestano sintomi da idropisia, purtroppo, non riescono a contrastare la malattia in autonomia in quanto il loro sistema immunitario risulta compromesso. Tale situazione crea un ambiente estremamente favorevole alla proliferazione dei batteri, che ricavano dal corpo del pesce tutto il nutrimento necessario a proliferare.
L’idropisia può essere fatale per il pesce nel corso di anche poche ore dalla manifestazione. Per tale ragione, è necessario intervenire in modo tempestivo al fine di massimizzare le possibilità di guarigione del nostro pesce.
Cause dell’idropisia nei pesci
Le cause che possono scatenare l’idropisia nei pesci sono tutte quelle che possono ricondurre a un abbassamento delle difese immunitarie dei nostri pesci. Fra le tante, le più comuni sono le seguenti:
- Cattiva igiene della vasca (filtro intasato, scarti organici non sifonati etc.)
- Cambi d’acqua effettuati troppo rapidamente (i pesci sono molto sensibili agli sbalzi termici anche di soli due gradi)
- Brusca variazione dei valori della vasca
- Inserimento di nuovi esemplari portatori di batteri
La combinazione di una o più delle condizioni citate, unita alla presenza di batteri nella nostra vasca, può portare all’ammalamento dei nostri pesci.
Cura dell’idropisia con trattamento antibiotico
Come già riportato, l’idropisia è un sintomo di un’infezione di tipo batterico e come tale deve essere trattata.
Viste la gravità della malattia e della sua contagiosità, è necessario intervenire tempestivamente appena identificato un pesce malato, andando a:
- Isolare il pesce in una vasca separata
- Avviare un trattamento antibiotico con medicinali specifici (Ex: Rivamor)
- Inserire un termo riscaldatore nella vasca di trattamento, andando ad aumentare la temperatura di un paio di gradi rispetto a quella che era presente nella vasca di origine.
Al fine di massimizzare le speranze di sopravvivenza del pesce trattato, è fondamentale che questo venga esposto al minor stress possibile. In base a questo consiglio di ridurre al minimo l’esposizione alla luce e di inserire nella vasca di trattamento alcune potature di piante o delle piccole rocce che possano fungere da riparo.
I risultati del trattamento antibiotico dovrebbero risultare visibili già dopo le prime 12-24h dall’inizio del trattamento. è ovviamente necessario proseguire il trattamento antibiotico per tutto il ciclo di terapia, anche se l’infezione sembra essere del tutto scomparsa.
Anche se il trattamento antibiotico risulta efficace se iniziato in tempo, bisogna tuttavia considerare che la manifestazione dell’idropisia è già di per se sinonimo di uno stato infettivo molto avanzato. Per tale ragione non è da escludere che anche il trattamento antibiotico possa purtroppo non sortire effetto
Precauzioni per gli altri abitanti della vasca
Trattandosi di una malattia di tipo infettivo, ci sono alcune precauzioni che è doveroso prendere per cercare di contenere al minimo i rischi di infezione degli altri abitanti della vasca.
Isolare il (i) pesce (i) malato è la prima operazione da effettuare per impedire che i batteri infettino altri abitanti della vasca. Oltre a ciò, se il pesce malato dovesse morire in vasca, gli altri abitanti potrebbero mangiarlo, infettandosi a loro volta con i batteri che portano all’idropisia.
Altro fattore da considerare è che l’idropisia può avere tempi di decorrenza diversi in pesci diversi. È opportuno dunque monitorare con attenzione la vasca per almeno 7 giorni per essere sicuri che non ci siano altri pesci infettati.
Già che ci sei, controlla anche se noti degli inusuali puntini bianchi sulla parte posteriore del corpo dei tuoi pesci: potrebbero essere opera di un parassita che va eliminato al più presto per la loro salute. Ne parlo nel dettaglio in questo articolo.