Testa di Leone: conosciamo meglio questa varietà
L’oranda testa di leone è un esemplare d’acqua dolce molto apprezzato per il suo aspetto fisico peculiare. Si tratta di un pesce delicato e affascinante che richiede alcune conoscenze preliminari per essere allevato al meglio. Ecco una guida per conoscerlo e scoprire le sue origini, il suo habitat ideale e come nutrirlo senza sbagliare.
Oranda testa di leone: le origini
L’oranda testa di leone è un discendente del Carassius Auratus, comunemente noto come pesce rosso, appartiene alla famiglia dei Ciprinidi. Si tratta di una varietà d’oranda che ha avuto origine negli allevamenti selettivi. Esso compare per la prima volta intorno al 1500 e, da allora, è sempre stato un animale domestico o da esposizione. Infatti, prima dell’invenzione dei moderni acquari, questo pesce veniva inserito spesso all’interno di anfore o grandi brocche, al fine di essere ammirato. Come la maggior parte dei pesci rossi, è stato inizialmente allevato in Cina, dove viene chiamato fiore dell’acqua, in riferimento alla sua andatura graziosa e al suo aspetto peculiare. Infatti, deve il suo nome alla somiglianza con le statue dei leoni Guardiani Cinesi, a loro volta ispirati al mitologico animale cane leone.
Caratteristiche fisiche dell’oranda testa di leone
L’oranda testa di leone può avere differenti colorazioni, come ad esempio il rosso, l’arancione, il bianco e il nero: può essere, inoltre, monocolore, bicolore oppure tricolore.
Si tratta di un esemplare più grasso di un comune pesce rosso: infatti, può crescere fino a raggiungere dai 10 ai 20 cm ed è caratterizzato dalla presenza di un’escrescenza cerebrale posizionata sulla testa. Tale protuberanza si sviluppa pienamente entro i 2 anni di età e, a volte, diviene così grande da coprire gli occhi del pesce, creando nel tempo problemi di vista periferica. Questa particolare forma della testa è chiamata anche cappuccio o wen ed è presente in diverse razze di oranda, come ad esempio il Red Cup o il Ranchu.
Il cranio dell’animale è molto grande, in quanto deve supportare il peso del cappuccio, mentre il resto del corpo appare corto, tozzo e privo di pinna dorsale. Gli organi interni sono abbastanza compressi e possono comportare l’insorgenza di alcune problematiche.
Differenze con il Ranchu
Spesso l’oranda testa di leone viene confuso con il Ranchu a causa di caratteristiche comuni in entrambe le razze, come lo wen, il capo sporgente e l’assenza della pinna dorsale. La differenza principale tra questi due pesci è che il Ranchu è il discendente diretto dell’oranda testa di leone.
Dal punto di vista fisico il Ranchu, a differenza dell’oranda testa di leone, presenta un corpo più curvo e lungo che ricorda la forma di un triangolo. Inoltre, questo pesce vive più a lungo e raggiunge dimensioni maggiori (superando i 20 cm).
Allevare un oranda testa di leone
Un pesce testa di leone può vivere da 5 ad un massimo di 15 anni, se curato all’interno di un ambiente salutare e con le giuste attenzioni. Infatti, la sua longevità dipende in grande misura dalla qualità di vita e dal suo corredo genetico.
Questa tipologie di pesci non è indicata per i neofiti o i meno esperti: a causa della sua forma tozza e dell’escrescenza sulla testa, infatti, è un esemplare particolarmente delicato che può essere facilmente ferito accidentalmente. Inoltre, ha una particolare intolleranza all’acqua inquinata, per cui è necessario saper gestire accuratamente l’acquario e pulirlo periodicamente.
Allestire l’acquario
L’acquario deve avere almeno una capienza di 100 litri per singolo pesce, e deve essere dotato di un apposito filtro sovradimensionato, in quanto questo esemplare sporca molto di più di altre specie. Inoltre, è importante prestare attenzione al fondo e scegliere una granulometria grande, perché l’oranda testa di leone ama smuovere il fondo con il muso, rischiando di ingerire dei granelli oppure di incastrarli nelle branchie, con conseguenti difficoltà digestive e di respirazione.
Tali problemi potrebbero essere causati anche dalla presenza di piante vere: in caso si vogliamo acquistare, è meglio optare per piante robuste e a crescita lenta. Anche gli arredi, similmente alle piante, dovrebbero essere minimali, per garantire una maggiore sicurezza: l’andatura goffa durante il nuoto e la delicatezza delle sue caratteristiche fisiche rendono il pesce testa di leone più vulnerabile a danni fisici e all’insorgenza di complicazioni di salute.
Pulizia e riscaldamento dell’acqua
Oltre a installare un efficace sistema di filtraggio, è importante pulire regolarmente la vasca e cambiare frequentemente l’acqua (il 25% circa a settimana). Il cappuccio dell’oranda testa di leone, infatti, è soggetto ad infezioni se l’acqua non rientra nei valori ottimali.
Altro aspetto da considerare è la temperatura: i pesci rossi generalmente preferiscono l’acqua fresca e sono resistenti a diversi ambienti. Nel caso dell’esemplare testa di leone, però, essendo un animale più fragile, è bene riscaldare l’acqua mantenendo una temperatura compresa tra i 18°C e i 25°C, installando un termometro per controllare periodicamente.
Nutrizione: cosa mangiano i pesci testa di leone
Come tutti i pesci rossi, sono una razza onnivora con un’alimentazione variegata. Hanno, però, una vescica natatoria molto delicata che gli rende difficile assumere ogni cibo senza rischi. Per mantenerli in salute, possono ingerire cibo vivo (insetti, vermi e larve), ortaggi (come, ad esempio, broccoli, lattuga, spinaci e piselli) o cibo industriale granulato.
In particolare, per quanto riguarda gli alimenti vegetali è necessario sbollentarli per qualche minuto, prima di nutrire il pesce, mentre il cibo vivo deve essere dosato per non eccedere con le proteine.
In merito al mangime industriali, GRANULATO è la parola chiave. Come gli oranda tradizionali, anche il testa di leone deve mangiare il cibo quando questo è immerso in acqua totalmente. Alimentarsi dalla superficie della vasca, come avviene con i fiocchi, può portare all’ingestione di bolle d’aria con il conseguente rischio di problemi al nuoto.
Compatibilità con altre specie
Gli oranda pesce di leone sono molto docili e possono convivere con altri esemplari in maniera pacifica. Infatti, si tratta di pesce che ricercano la tranquillità e che non mostrano comportamenti aggressivi nemmeno nel periodo della riproduzione.
Data l’andatura lenta e goffa, è preferibile scegliere come compagni di vasca altre varietà lente di oranda, così da non entrare in competizione per il cibo. Infatti, dei pesci più veloci potrebbero rendere più difficile la nutrizione per l’oranda testa di leone, che potrebbe sperimentare stress e una minore qualità di vita.
è bene sottolineare inoltre che vista la natura docile degli oranda, è molto facile che in presenza di pesci più aggressivi questi diventino vittime della terrirorialità altrui. Anche per questa ragione, dunque, è bene preferire la creazione di una vasca dedicata a questi pesci rispetto a una vasca di comunità.
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