Nebbia Batterica in acquario: ecco come combatterla
Le fasi di allestimento di un acquario possono talvolta riservare sorprese. Una delle più comuni è la cosiddetta nebbia batterica, un intorbidimento lattiginoso dell’acqua che di solito si verifica nei primi giorni dopo l’avvio dell’acquario. In questa guida scopriremo di cosa si tratta, come riconoscerla, quali sono i motivi scatenanti e quali le possibili conseguenze di questo fenomeno sulla salute di pesci e piante acquatiche. Dedicheremo infine ampio spazio a suggerimenti e tecniche per tenerla sotto controllo.
Cos’è la nebbia batterica
La nebbia batterica è un fenomeno piuttosto comune negli acquari di recente allestimento e si manifesta con un intorbidimento dell’acqua, che assume una tinta biancastra e lattiginosa. Questa colorazione è dovuta all’esplosione della flora batterica dell’acquario. Spesso si tratta di un eventualità non dannosa e totalmente correlata allo sviluppo della vasca, ma altre volte può essere indice di una cattiva gestione della vasca.
La nebbia batterica non è l’unico fenomeno che causa intorbidimento e cambiamento di colore dell’acqua; pertanto, per diagnosticarla bisogna osservare con attenzione le variazioni cromatiche nella vasca. Solo quando l’acquario si tinge di bianco opaco (come, appunto, una nebbia) si può parlare di nebbia batterica; in tutti gli altri casi, le cause saranno differenti e saranno da ricercare in modo più approfondito.
Ad esempio, negli acquari in cui sono stati appena inseriti oggetti in legno o pezzi di fusti o radice, può accadere che l’acqua assuma un colore giallastro o bruno, pur rimanendo cristallina (assumendo un aspetto simile a quello del the). Questo fenomeno – che può durare settimane o anche mesi – non ha nulla a che vedere con i batteri ed è dovuto, molto più semplicemente, al rilascio di tannini da parte del legno. In merito a questo, precisiamo che la presenza di tannini in vasca non reca danno alcuno ai pesci, anzi, altro non fa che favorire il rilassamento dei pesci e la cicatrizzazione di eventuali piccole ferite da sfregamento.
Se invece l’acqua assume un aspetto torbido e tendente al verde, la causa è probabilmente legata alla proliferazione di spore algali all’interno della vasca. In questi casi, il problema è legato alla presenza di minuscole alghe unicellulari, naturalmente presenti in acqua, la cui popolazione è per qualche motivo esplosa all’interno della vasca. In questa particolare circostanza, il modo migliore per intervenire è quello di:
- Aumentare la frequenza dei cambi d’acqua
- Ridurre almeno temporaneamente il fotoperiodo della vasca (ore di luce)
- Intervenire con un prodotto alghicida come Tetra AlgoStop o AlgusMin.
Quali sono le cause della nebbia batterica
La nebbia batterica si manifesta in maniera improvvisa ed è dovuta alla proliferazione incontrollata di batteri all’interno della vasca: normalmente essi sono invisibili, ma in alcune condizioni iniziano a moltiplicarsi ad un tasso vertiginoso, diventando così numerosi da essere visibili ad occhio nudo.
Il fenomeno è perfettamente normale in un acquario giovane, appena allestito: in questa situazione, l’ecosistema acquatico è in maturazione e non è infrequente che alcune componenti vadano fuori controllo e prendano il sopravvento sulle altre, prima di trovare un equilibrio. In questi casi, di solito l’acqua torna a essere limpida e cristallina in meno di una settimana.
Tuttavia, la nebbia batterica si può manifestare anche in acquari già maturi, a causa di alterazioni nella quantità di nutrienti disponibili. L’aggiunta di troppo materiale organico, la morte di un pesce o la somministrazione di quantità esagerate di mangime possono provocare un eccesso di nutrienti nella vasca. Queste condizioni stimolano la riproduzione microbica, che procede a un ritmo esponenziale e provoca, nel giro di poche ore, la nebbia batterica.
Un ulteriore fattore che può favorire lo sviluppo di questo fenomeno negli acquari maturi è l’utilizzo esagerato degli attivatori batterici, sostanze appositamente formulate per stimolare la crescita e la riproduzione microbiche ma che vanno usate solo quando strettamente indispensabili (in fase di avvio dell’acquario, dopo aver somministrato medicinali nella vasca o in seguito ad imponenti cambi d’acqua).
Quali conseguenze può avere la nebbia batterica
Come abbiamo già visto, la nebbia batterica è un fenomeno perfettamente normale in un acquario di acqua dolce in maturazione e tende a risolversi spontaneamente in pochi giorni, senza necessità di alcun tipo di intervento esterno.
D’altronde, in una vasca in allestimento di solito le piante sono ancora poche e i pesci non sono ancora presenti, quindi i batteri non hanno grandi possibilità di fare danni. Le cose stanno diversamente quando la nebbia batterica si manifesta in un acquario maturo, già completamente popolato: per capire il perché, dobbiamo conoscere un po’ più a fondo i microrganismi che causano quest’alterazione.
Nel caso di nebbia batterica legata all’avvio della vasca, non dobbiamo preoccuparci in quanto i batteri che la compongono sono spesso i nitrobacter o i nitrosomonas, entrambi batteri cosiddetti nitrificanti che sono legati al completamento del ciclo dell’azoto in vasca e alla conseguente depurazione dell’acqua dai nitriti, tossici per i pesci.
Diverso è il caso in cui la nebbia si verifichi in un acquario già avviato da tempo. In questo caso, spesso i batteri che la compongono sono i cosiddetti batteri eterotrofi, ossia che traggono energia da risorse presenti nell’ambiente (in questo caso, l’eccesso di nutrienti all’interno della vasca): essi entrano in competizione con i batteri nitrificanti.
Sempre nel caso di vasche già avviate, le nebbie batteriche sono costituite talvolta da microrganismi aerobi che consumano grandi quantità di ossigeno, sottraendolo agli altri organismi che popolano l’acquario. Nei casi più gravi, quindi, si possono avere vere e proprie morie di pesci e piante dovute alla scarsità di ossigeno in vasca.
Contemporaneamente, la carenza di ossigeno porta alla scomparsa di numerose altre comunità microbiche; nel frattempo proliferano le popolazioni di predatori dei batteri (i rotiferi e i ciliati). Ne consegue una totale perdita di equilibrio dell’ecosistema della vasca: un esito sicuramente indesiderato, da prevenire con ogni mezzo.
Come eliminare la nebbia batterica: consigli, prodotti e trucchi
Quando la nebbia batterica si manifesta in un acquario già maturo e tende a persistere per periodi di tempo prolungati, occorre agire per ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema ed evitare la perdita di organismi. Fortunatamente, esistono numerosi accorgimenti da adottare per tenere sotto controllo le popolazioni batteriche all’interno della vasca.
I principali rimedi suggeriti in caso di nebbia batterica sono i seguenti:
- utilizzare un aeratore: questo apparecchio ossigena l’acqua, riducendo il rischio di morte di pesci e piante per asfissia. L’aeratore promuove anche la crescita dei batteri: nei giorni immediatamente successivi all’installazione, i microrganismi si riprodurranno ancora più velocemente e la nebbia peggiorerà. Una volta raggiunta la dimensione critica, tuttavia, la popolazione batterica inizierà a declinare rapidamente per mancanza di nutrienti e, in breve tempo, l’acqua tornerà limpida.
- cambiare circa il 10-20% dell’acqua ogni 24-48 ore, per ridurre la torbidità della vasca e permettere alla luce di raggiungere anche gli organismi che vivono ancorati al fondo.
- interrompere per alcuni giorni la somministrazione di mangime, per limitare l’apporto di sostanza organica e nutrienti. Per i pesci non è un grosso problema rimanere digiuni qualche giorno (tre al massimo nella maggior parte dei casi).
- sifonatura del fondale per rimuovere gli eccessi di sostanza organica ed eventuali resti di pesci e piante in decomposizione.
- incrementare il numero di cannolicchi nel filtro: in questo modo si aumenterà la quantità di materiale filtrante e, inoltre, si offrirà ai batteri un possibile luogo in cui ancorarsi, liberando la colonna d’acqua. Spesso infatti, i produttori di filtri offrono cannolicchi in quantità limitata o di qualità non ottima; in tal senso è sempre consigliabile assicurarsi che il proprio filtro utilizzi cannolicchi di qualità, riconoscibili per via dell’elebata porosità al tatto.
Conclusione: meglio prevenire che curare
Come abbiamo visto, esistono molte soluzioni che permettono di contrastare la nebbia batterica; molti ne debellano rapidamente gli effetti ma non le cause. Il miglior modo di affrontare il problema rimane, in ogni caso, la prevenzione: ogni acquario è un ecosistema basato su equilibri delicati. Conoscere a fondo la biologia delle specie, scegliere piante in grado di riciclare rapidamente i nutrienti ed evitare qualsiasi forzatura alle naturali interazioni tra specie sono le migliori difese contro la nebbia batterica e qualsiasi altra patologia che possa colpire l’acquario.
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