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Il Betta Splendens è ritenuto da molte persone il migliore tipo di pesce combattente.
Ama molto ostentare un vanitoso compiacimento di sé, oltre ad avere un senso di protezione nei confronti del proprio ambiente: è questa sua caratteristica di combattere per il territorio ad avergli dato il soprannome di “pesce combattente”.
Oltre che per il carattere spesso aggressivo nei confronti di altri pesci, all’interno dell’acquario si distingue notevolmente per le sue colorazioni molto accese e dai toni metallici, formatasi dagli incroci con le diverse razze di Betta Splendens da parte degli allevatori.
Il betta è un pesce di notevole robustezza e, mentre il maschio si mostra schiacciato nelle zone laterali e ha le pinne molto più sviluppate, la femmina invece risulta essere più tozza, con pinne più corte e meno colorate.
L’acquario per il betta
In acquariofilia, l’allevamento inerente i Betta Splendens non è molto complicato, basta seguire determinate indicazioni e regole precise per non sbagliare.
Si tratta di un genere di pesce molto robusto e di grande resistenza, ma in ogni caso è necessario attenersi alle procedure per non incappare in problemi di non poco conto.
Il suo acquario deve essere completamente chiuso, sia per mantenere costante la corretta temperatura e l’umidità dell’aria tra l’acqua e il coperchio (gli sbalzi di questi due fattori potrebbero portare all’infiammazione del labirinto), sia perchè il Betta tende a saltare fuori: in natura, il betta vive nelle pozze d’acqua, e spesso salta da una pozza all’altra per cercare più cibo
Il betta ama le pianta, soprattutto le galleggianti; inserirne qualcuna nell’acquario può solo giovare alla salute del nostro amico, che si sentirà più a suo agio in un habitat a lui più consono.
In più, l’acquario non deve essere troppo grande: se le dimensioni fossero eccessive, il betta subisce un forte stress, perchè non riuscirebbe a controllare un territorio così vasto; un acquario da 20-25 litri è più che perfetto.
Un’altra caratteristica non poco importante è che l’acquario deve estendersi orizzontalmente, e lasciare una colonna d’acqua di circa 20 centrimetri.
Come si riproducono i Betta Splendens
Tanti appassionati del settore hanno come intento quello di riuscire a programmare e concretizzare l’intera prassi della riproduzione.
Tra l’altro, si tratta anche di passaggi molto particolari e affascinanti da seguire, considerando che a un certo punto costituiscono una vera e propria danza amorosa. Quest’ultima raggiunge il culmine con la deposizione delle uova.
È preferibile allevare un paio di Betta di sesso opposto in due acquari e quindi separatamente, per evitare che possano entrare in contatto e incentivare delle eventuali lotte tra di loro che potrebbero portarli alla morte.
Per ottenere un’efficace stimolazione per quanto concerne la riproduzione della coppia, è meglio provvedere all’innalzamento della temperatura nell’acqua. Si suggerisce di farla arrivare approssimativamente a 27° C.
Un altro procedimento molto valido per una buona sollecitazione riproduttiva, è quello di dargli da mangiare un genere di alimenti vivi; pertanto sono idonei pure quei cibi che vengono surgelati come l’artemia, reperibili con facilità in molti esercizi commerciali di acquariofilia.
In che modo si può effettuare l’allestimento di una vasca di riproduzione
È essenziale creare un acquario appropriato per eseguire il processo di riproduzione.
Un acquario da 20/40 litri è la tipologia giusta da utilizzare in questa circostanza.
Il fondo della vasca deve essere libero, altrimenti il maschio riscontrerebbe difficoltà per il recupero delle uova.
Per mantenere sempre un livello qualitativo dell’acqua superlativo, è rilevante la presenza di un filtro per acquario esterno, oppure la tipologia di filtro a spugna con una potenza del getto non eccessivamente forte.
All’interno bisognerà inserire diverse piante di tipo galleggiante, una sorta di transenna divisoria se volete tenere entrambi nel medesimo acquario. In seguito però dovrete toglierla.
Inoltre mettendovi finanche una grotta, darete la possibilità alla femmina di potersi nascondere dal maschio. Ciò in quanto, nel momento in cui si effettua la deposizione delle uova, tale processo può diventare alquanto irruente.
Una volta svolto l’allestimento, dovrete mettervi prima il pesce maschio così che possa allestire il nido di bolle, poi la femmina nel lato opposto per far sì che possano iniziare a vedersi e conoscersi senza entrare in contatto.
Questo passaggio è indispensabile perché, se inserite entrambi insieme prima che lei sia pronta per riporre le uova, i due betta inizieranno a combattere, portando anche alla morte di uno dei due.
La Betta femmina è pronta quando vedrete il gonfiore del suo addome e avrà un ovopositore (tubo chiaro e piccolo) nel punto anale.
La fase di riproduzione
Il Betta maschio a questo punto comincia a cercare la femmina. Se lei risulta ben disposta a farsi riprodurre, la coppia inizierà ad abbracciarsi sotto il nido di bolle, formando una specie di spirale. In quel momento la femmina inizierà a espellere le uova, mentre dal maschio comincerà a uscire lo sperma.
Il maschio provvederà a prendere le uova cadute sul fondo, per introdurle nel nido di bolle realizzato dal maschio al principio del suo corteggiamento.
Terminata tale operazione dovrete essere pronti a togliere la femmina per la sicurezza sua e delle sue uova.
Difatti il maschio proverà ad aggredire la femmina, visto che quest’ultima cercherà di mangiarsi le uova.
Pertanto è il maschio che a questo punto inizierà a curare le uova, facendo da guardia finché non cominceranno a schiudersi dopo circa un paio di giorni dal momento della fecondazione.
Il modo corretto per accudire gli avannotti
Una volta che le uova si saranno aperte, tanti di questi avannotti presenteranno ancora i rispettivi sacchi vitellini attaccati.
Quando inizieranno a nuotare, dovrete provvedere a rimuovere il Betta maschio, per evitare che possa mangiarseli.
Per quanto riguarda il nutrimento degli avannotti, inizialmente tale procedura dovrà essere attuata con gli infusori, in seguito utilizzando invece dei vermi molto piccoli o naupli di artemia salina.
Quest’ultimo è particolarmente consigliato per farli crescere bene e forti.
Se sei ancora avido di informazioni su questo splendido pesce, potrebbe interessarti questo articolo.
Consigli sull’acquisto
Prima di comprarli, è essenziale controllare lo stato di salute dei pesci che andremo a inserire nell’acquario.
Per capire quali sono le condizioni di salute del betta bisogna guardare ce le pinne non siano rovinate, eventuali lesioni sul corpo, la presenza di puntini bianchi (idropisia) e l’eventuale sollevamento o mancanza di squame. Tutti questi (basta che sia presente anche solo uno di segni) sono segnali che indicano che il pesce non sta affatto bene.
Alcuni allevatori, prima di decidere quale betta acquistare, chiedono all’allevatore di dargli da mangiare: questo verificare sia che il pesce mangi (segno che sta bene), sia per controllarne i movimenti che devono essere fluidi e continui.
I migliori prodotti per allestire il tuo acquario per Betta Splendens
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